Quasi mille addetti regolari, ma anche altri 300 abusivi. «Una concorrenza sleale per chi opera nel settore ed un pericolo per la salute dei cittadini che usufruiscono delle prestazioni di questi parrucchieri ed estetiste che si pubblicizzano attraverso i social network».
La denuncia della Cgia
La Cgia di Mestre lancia l’allarme sul problema della presenza di abusivi nel settore dell’estetica e dell’acconciatura. «Il problema è esploso in maniera importante negli ultimi anni. Con un numero sempre più vasto di abusivi della professione che si recano a casa dei clienti per eseguire tagli, messe in piega, colorazioni, trattamenti delle mani e del viso». Affermano dall’associazione degli artigiani mestrini.
Il rischio per i clienti
«Da qualche tempo a questa parte segnala il presidente della categoria Benessere della Cgia, Sergio Gnan – gli abusivi si creano la propria cerchia di clienti anche attraverso l’uso dei social network, mettendo a rischio la salute dei clienti».
L’analisi sugli abusivi
Non si tratta di un fenomeno marginale. Da un’analisi compiuta dalla Cgia di Mestre, gli abusivi sarebbero addirittura un terzo degli addetti del settore. «La cosa allarmante è che arrivano sempre più spesso segnalazioni di consumatori danneggiati da pratiche mal eseguite. Nonché eseguite in assenza delle prescrizioni di legge. Quindi a causa dell’utilizzo di prodotti di scarsa qualità o, peggio ancora, dall’utilizzo scorretto di apparecchiature o da mancanza di sterilizzazione degli strumenti».
Concorrenza sleale
Così denunciano dalla Cgia. Gnan ribadisce che «l’abusivismo determina concorrenza sleale verso gli operatori regolari che pagano tasse e contributi. Nonché spendono soldi per rispettare le norme igienico-sanitarie».
Chi sono
Ma chi sono questi abusivi? «Ci sono sicuramente giovani, ma anche operatori che, abbandonato il lavoro regolare, operano in questo modo. Senza regole né assicurazioni che possono tutelare i cittadini». La Cgia ricorda con la compartecipazione di Adico aveva già avviato una campagna. «Un’esperienza sicuramente riattivata nei prossimi mesi» conclude l’associazione artigiani.
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