Sappiamo che il freddo va di pari passo con arrossamenti, irritazioni, screpolature, graffi, ecc.: ma come possiamo garantire che la nostra pelle eviti questo tipo di disturbi?
I due ruoli principali della barriera cutanea, che è lo strato più superficiale dell'epidermide, sono proteggere l'organismo dalle aggressioni esterne, contrastando, ad esempio, la penetrazione di agenti microbici o allergeni e prevenire la disidratazione della pelle regolando l'evaporazione dell'acqua verso l'ambiente circostante.
La sua coesione è garantita dalla presenza del film idrolipidico (pellicola protettiva che ricopre tutta la superficie dell'epidermide) e del cemento intercellulare (assembla insieme le cellule epidermiche).
Questi due componenti sono prevalentemente di natura lipidica.
Cosa succede in inverno?
In inverno, questa barriera cutanea viene minata; infatti, quando le temperature scendono, le ghiandole sebacee funzionano lentamente e la quantità di lipidi che producono non è più sufficiente a garantire un film idrolipidico e un cemento interadesivo. in grado di svolgere le loro funzioni, ovvero mantenere la barriera cutanea in buono stato.
Osserviamo quindi, da un lato, una perdita di coesione tra le cellule, che impedisce alla barriera cutanea di rimanere uno scudo contro le aggressioni ambientali e, dall'altro, un'accentuata evaporazione dell'acqua, che porta ad una disidratazione cutanea.
La nostra pelle risulta tesa, si arrossa facilmente, dà fastidio, i segni della stanchezza e dell'invecchiamento sono più marcati.
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